La prima rivoluzione industriale fu un processo irreversibile che cambiò il modo di produzione in ogni ambito dell'economia. Fu l'era del tecnico e dell'imprenditore, figure che sostituiscono (seppure non in maniera definitiva), l'artigianato, al fine di aumentare produzione(il numero dei pezzi nell'unità di tempo) e la produttività(la produzione in base al numero degli addetti).
Per raggiungere questi scopi si creò la catena di montaggio, rendendo l'importanza del lavoro dell'uomo,nella figura dell'operaio, nella fabbricazione di un bene. Ciò portò all'alienazione dell'operaio, costretto a lavorare per 10/12 ore al giorno ripetendo meccanicamente lo stesso gesto, magari portandolo alla pazzia, come viene mostrato satiricamente in "Tempi moderni" da Charlie Chaplin(1889-1977).
Tutto questo sfociò nelle rivolte sindacali (1820 ca.) grazie anche al lavoro di economisti come Karl Marx(1818-1883), che ispirò la rivolta operaia al fine di ottenere l'emancipazione del proletariato, con il comunismo.
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